

CDR Italia realizza e progetta pompe di calore per impianti geotermici per uso industriale con il sistema brevettato esclusivo SuperAction®.
Il gruppo di tecnici specializzati CDR mette a disposizione una vasta gamma di configurazioni tali da soddisfare qualunque esigenza industriale.
Pompe di calore per impianti geotermici cosa sono?
Indice
La pompa di calore dell’impianto geotermico rappresenta una tipologia di pompa di calore che invece dell’aria sfrutta come sorgente termica rinnovabile il terreno o l’acqua, con coefficienti di performance e livelli di risparmio energetico interessanti.
Come funzionano le pompe di calore geotermici a serpentino
Durante il geoscambio termico, vengono sfruttare le caratteristiche del terreno appena al di sotto della superficie in grado di mantenere temperature stabili durante tutto l’arco dell’anno, senza risentire delle variazioni giornaliere o stagionali della temperatura esterna.
Cosa raccoglie una pompa di calore per impianti geotermici
Una pompa di calore per impianti di geotermica raccoglie il calore dal terreno o dalle acque di falda, o da acque termali per provvedere al riscaldamento di edifici durante l’inverno riducendo il consumo di combustibili fossili e i costi in bolletta.
Dissipando invece il calore verso il terreno in estate per il raffreddamento e condizionamento degli ambienti, inoltre in questo caso possiamo anche parlare di scambiatori geotermici compatti.
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Scambiatori geotermici orizzontali
Esistono anche particolari scambiatori come gli scambiatori geotermici orizzontali, che impiegano l’acqua della pompa di calore come fluido di scambio con l’acqua salmastra del pozzo.
Come funzionano le pompe di calore per impianti geotermici verticali
Oltre agli scambiatori orizzontali, esistono anche gli scambiatori geotermici verticali che risultano essere tra i sistemi geotermici a bassa temperatura, un sistema molto interessante in grado di utilizzare come sorgente di energia il terreno, fonte in grado di rinnovarsi e ricaricarsi, con i dovuti accorgimenti.
Essi presentano scambiatori di calore che si sviluppano nella profondità del terreno. Se paragonati a quelli orizzontali, possiamo dire che questi ultimi presentano superiori rese nonostante il costo sia maggiore.
Scambiatori di calore geotermici a serpentino
Una particolare tipologia di scambiatori di calore geotermici sono quelli a serpentino che vengono utilizzati per le pompe di calore geotermiche per acqua salmastra, usati per le immersioni in pozzi geotermici.


Quali lunghezze possono raggiungere?
Gli scambiatori geotermici verticali sono in grado di raggiungere lunghezze variabili tra 10 e 20 m, nel caso dei pali energetici, e tra 100 e 120 m, nel caso delle sonde geotermiche.
Quando viene scelta la tipologia serpentino
La tipologia a serpentino viene scelta principalmente per motivi di spazio, ad esempio quando si tratta di pozzi ristretti con un diametro di pochi centimetri che rende appunto impossibile l’impiego degli scambiatori a piastre.
In questi casi si può optare per un materiale come il rame stagno, in grado di garantire la massima resistenza alla corrosione da cloruri.
Cosa sono le sonde geotermiche
Le sonde geotermiche sono formate da una serie di tubi che vengono calati in una perforazione verticale, qui scorre il fluido termovettore che serve a trasferire l’energia dal terreno alle pompe di calore dell’impianto.
Nella singola perforazione, lo scambiatore può essere costituito da una sola tubazione sagomata a U oppure anche a doppia U.
Di che materiale sono i tubi utilizzati
Nella maggior parte delle volte, i tubi utilizzati per le pompe di calore per impianti geotermici sono realizzati in materiale plastico, polietilene PEAD oppure anche in PE-X. Il PE-X è consigliato soprattutto quando sono necessarie prestazioni di elevata resistenza alle alte pressioni e temperature (oltre i 40÷45 °C).